La fine di un'agonia
Come tradizione, allo scoccare delle ferie, mi ammalo. Martedì inizia a venirmi la febbre, mercoledì sto male, giovedì partiamo. Quando non sto bene ho bisogno di spegnere il mondo e mettermi a letto, invece questa volta mi imbarco per l'altro capo del mondo. Ho dovuto diverse volte, non lo nego, ripetermi perché lo stessi facendo. Ho sperato, confesso, di non dover dar ragione a mia madre, la quale mi suggeriva di posticipare il volo. Alla febbre si unisce mal di gola e tosse: mi trascino tra gli aeroporti, comunico a versi e cenni del capo, sogno il mio letto caldo. Voglio tornare indietro nel tempo e rispondere a Noemi, che ci ha accompagnato in aeroporto, che si, ritorno a casa con lei. Ma ormai siamo arrivati, è venerdì. Il nostro itinerario è stato riprogrammato per concedermi uno o due giorni di riposo. Denise e Gaetano ci accolgono nella loro reggia. Il jet lag mi disorienta, riposo ma non dormo. Prendo tutti i farmaci che non ho preso nella mia vita, del...